La Storia

L'utilizzo della stampa nei Film La svolta del Product Placement negli anni '70 Gli anni 90 in america
Storia L'utilizzo della stampa nei film La svolta degli anni '70 Gli anni '90 in USA
Propaganda La potenza delle star Gli anni 70 in Italia Il nuovo millennio
I film di Propaganda La potenza delle star Gli anni 70 in Italia Il nuovo millennio
Acme Il boom in Italia Gli anni 80 I casi più famosi
ACME Il boom in Italia Gli anni 80 I casi più famosi
Cinema Sonoro La pubblicità subliminale Gli anni 80 e 90 in Italia  
Cinema Sonoro La pubblicità subliminale Gli anni 80 e 90 in Italia  

Da "A sud di Band Aid – Il product placement nella comunicazione aziendale" © Gerardo Corti, il primo capitolo completo  della storia del product placement dai Lumierè ai giorni nostri. Il capitolo più utilizzato per tesi, articoli e saggi sull'argomento finalmente a disposizione nella sua versione integrale.

Il boom in Italia.

 

 

 

                                                                                                    I vantaggi mediati del vivere sotto cemento

                                                                                                    furono tratti da chi fabbricava antiansiosi

                                                                                                    tappi per le orecchie  ed aperitivi a base di

                                                                                                    carciofo.

Sexy che scotta[1]

 

   In Italia il boom economico fa accrescere in maniera considerevole il numero dei prodotti all’interno di un film. I numeri cambiano a seconda del genere e degli attori. Il top lo abbiamo con le commedie con attori famosi che sono ricolme di cartelli, ombrelloni, oggetti e citazioni, mentre nei film drammatici, ad esempio, il numero delle apparizioni diminuisce. Qualunque posto è buono per mettere in evidenza un logo.

   Si va dalla ditta Benotto sulla maglia di Totò in Totò al giro d’Italia (Mario Mattoli, I, 1948), fino al calendario del Doppio Brodo Star nella cucina di Totò in Chi si ferma è perduto (Sergio Corbucci, I, 1961).

   Fra le novità di questo periodo c’è sicuramente l’arrivo della Coca-Cola che fa la sua prima apparizione nei primissimi anni 50,[2] delle auto[3] e degli alimentari.

   Onnipresenti gli alcolici che vengono spesso richiesti dagli attori. Il padre di Mastroianni ordina un Black & White ne La dolce vita (Federico Fellini, I, 1960), uno dei poliziotti del primo giallo italiano (Un maledetto imbroglio, Pietro Germi, I, 1960) un campari, Totò un Cinzano in Uccellacci, uccellini (Pier Paolo Pasolini, I, 1966), Gassman 2 Cynar ne Il sorpasso (Dino Risi, I, 1962), Ferzetti un Martini in Donatella (Mario Monicelli, I, 1956), Panelli un Vov in Zum zum zum - La canzone che mi passa per la testa (Bruno Corbucci, I, 1968) e, per finire, Don Camillo beve un Cinzanino ne Il compagno Don Camillo (Luigi Comencini, I, 1965).

   Cominciano anche ad apparire i giornali, sia quotidiani come “Il giorno” che riporta tutte le notizie del film I mostri (Dino Risi, I, 1963), che settimanali, come “Oggi” in Arrangiatevi! (Mauro Bolognini, I, 1959), oltre alle compagnie petrolifere e le acque minerali.

   Ma il caso più eclatante è forse quello delle moto.

   Nel 1952 Carlo Campogalliani gira il film Bellezze in motoscooter, nel quale un pubblicitario inventa una sorta di giro d’Italia in scooter per donne, l’anno seguente la vespa entra nel mito portando per le vie di Roma Gregory Peck e Audrey Hepburn in Vacanze romane (Roman holiday, William Wyler, Usa, 1953). Da questo momento ogni film che parla di amori italiani, come la storia d’amore fra il miliardario americano Rock Hudson e l’italica Gina Lollobrigida in Torna a settembre (Come september, Robert Mulligan, Usa, 1961), o storie di nuove generazioni come Metti una sera... Celentano e Mina (Urlatori alla sbarra) (Lucio Fulci, I, 1960) o I sogni nel cassetto (Renato Castellani, I, 1957), avrà come protagonista la vespa.




[1] Franco Macchi, I, 1963.

[2] I primi casi catalogati sono quelli dei cartelli posizionati nei film Contro la legge (Flavio Calzavara, 1950) e Anselmo ha fretta (La sposa non può attendere, Gianni Franciolini, 1950)..

[3] Che mostrano anche il cambiamento nei costumi italiani. Si pensi a film come I motorizzati (Camillo Mastrocinque, I, 1962) e Le motorizzate (Marino Girolami, I, 1963).


Dy's Group Dy's Chronicles Dy's News Dy's World Dy's Pro Associazione per il product placement