La Storia
|
|
|
|
Storia |
L'utilizzo della stampa nei film |
La svolta degli anni '70 |
Gli anni '90 in USA |
|
|
|
|
I film di Propaganda |
La potenza delle star |
Gli anni 70 in Italia |
Il nuovo millennio |
|
|
|
|
ACME |
Il boom in Italia |
Gli anni 80 |
I casi più famosi |
|
|
|
|
Cinema Sonoro |
La pubblicità subliminale |
Gli anni 80 e 90 in Italia |
|
Da "A sud di Band Aid – Il product placement nella comunicazione aziendale" © Gerardo Corti, il primo capitolo completo della storia del product placement dai Lumierè ai giorni nostri. Il capitolo più utilizzato per tesi, articoli e saggi sull'argomento finalmente a disposizione nella sua versione integrale.
Pubblicità
subliminale.
È stato osservato più volte che il cinema e la psicanalisi sono
pressoché coetanei, dato che la nascita di entrambi si può
collocare intorno al 1895-96. Sicché, data la loro coetaneità,
queste due creazioni dell’ingegno umano
erano fatalmente
destinate ad incontrarsi; va
da sé, però che le modalità
concrete attraverso cui quest’incontro si è realizzato
potevano essere (e di fatto sono state) molto diverse.
Alberto Rossati
Prima
di passare al decennio successivo è interessante dare uno sguardo ad un fenomeno
nato in questi anni negli Usa: il subliminale.
Fra
gli esperimenti eseguiti ci furono ovviamente quelli di carattere
cinematografico. Nel 1956 venne fatto un esperimento in un cinema del New
Jersey, dove, per sei settimane, venne proiettato il film
Picnic (Joshua Logan, Usa, 1955) nel
quale era stato inserito il messaggio subliminale: “Mangiate Pop Corn. Bevete
Coca-Cola.”
Migliaia di spettatori videro il film e secondo James Vicary, lo studioso che
stava conducendo la ricerca, i consumi di Coca-Cola aumentarono del 57,7%,
mentre quelli di pop corn salirono del 18,1%
The
Federal Communications Commission investigò sugli studi di Vicary, e, anche se
nel
1962, in un intervista, Vicary dichiarò che i suoi studi
si erano rivelati infondati, la pubblicità subliminale fu dichiarata illegale.
Comunque, a parte questo caso, l’unico esempio di pubblicità subliminale che si
può citare è quello trovato nel film It!
The terror from beyond space, un film di fantascienza americano del 1958 di
Edward L. Cahn. Nel corso del trailer appaiono per cinque volte subliminalmente
le scritte “DON’T MISS IT!” e “SEE IT!”
Per il
resto il subliminale si può trovare in alcuni cartoni animati.
A
parte gli episodi goliardici dei film della Walt Disney che riguardano gli
scoiattoli di Biancaneve e i sette nani
(Snow White and the seven dwarfs,
David Hand, Usa, 1937), le
nuvole de Il re leone (The lion king, Roger Allers & Rob
Minkoff, Usa, 1994), il castello subacqueo ed
il vescovo che celebra le nozze del principe con
La Sirenetta (The little mermaid, John Muskers, Ron
Clements, Usa, 1989), le finestre in
Le avventure di Bianca e Bernie (The rescuers, Wolfang Reitherman,
Usa, 1977) e così via fino alle
famosissime (non) mutande di Jessica Rabbit in
Chi ha incastrato Roger Rabbit?, il vero caso di pubblicità subliminale
riguarda i manga (ovvero i cartoni animati, tratti quasi sempre da fumetti)
giapponesi, che, oltre ad avere loghi su moto, auto, cartelli perfettamente
riconoscibili, hanno anche dei passaggi invisibili a occhio nudo.